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Roma 2003 | Intersteno Italy | Internet contest | ||||||||||||||||||||
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15 luglio 16 luglio 17 luglio 18 luglio 19 luglio 20 luglio |
Di Paolo A. Paganini Cera una volta la dattilografia. Quando venivano organizzate, da Roma a Milano, da Torino a Palermo, le varie gare di velocità dattilografica, al momento del via, era entusiasmante sentire lassordante ticchettio dei martelletti, che, freneticamente, le dita agili di ragazzi e ragazze, spingevano verso il rullo, con il fruscio rapido della carta, mentre quasi sembrava che nessuno fiatasse. Tutto sembrava venisse sommerso nel turbinio metallico dei secchi suoni, che rimbalzavano sotto i soffitti, venivano rimandati dalle pareti, uscivano dalle finestre socchiuse Poi, la fine. Tutto taceva. E sembrava la pace dopo la tempesta. Oggi, è tutto finito. I 153 concorrenti della gara di velocità, nella sterminata sala congressi dello Sheraton, hanno scritto per trenta minuti a velocità supersonica. Ma non si sentiva nessun ticchettio, tutto avveniva in silenzio, un silenzio perfino imbarazzante. Al posto della vecchia Remington, o della eroica Lexiton, o della gloriosa Underwood, cera la semplice tastiera di un Pc (foto 6: un momento della gara di velocità alla tastiera) e tutto avveniva su un anonimo ed asettico dischetto, che però non registrava le emozioni, le tensioni, le incontenibili scariche di adrenalina, che rendevano elettriche le dita dei concorrenti. Oggi come ieri. Cerano ragazzine che esorcizzavano lemozione con pupazzetti di E. T., di orsacchiotti, di paperini, di foto di fidanzati o di fidanzatine. Anche i ragazzi di oggi son come quelli di ieri. E langoscia che ieri prendeva quando sinceppava la carta, oggi si ripropone quando il dischetto non esce dalla sua maledetta fessura (ma lamica, con un paio di pinzette da sopracciglia, rimedia subito allinconveniente!). Poi, è stata la volta dei 105 concorrenti della gara di correzione del testo (con un numero di 220 correzioni previste, da scovare in dieci minuti). E, subito dopo, la gara professionale di trattamento del testo, con 54 concorrenti tesi, in 90 minuti, nella simulazione di un vero lavoro professionale. Le gare servono anche a questo: provarsi, in vista della professione di elaboratore del parlato o dimostrare la propria abilità, non solo come gara, ma anche come testimonianza di queste stupende tecnologie, al servizio delluomo, per un prodotto sempre più preciso, perfetto, per realizzare al meglio la ripresa del parlato nel più breve tempo possibile. Ed è un tempo ormai diventato real-time. Cioè il parlato che diventa automaticamente parola scritta. In questo senso abbiamo avuto due prove, eseguite dalla stessa persona, il professionista Ferdinando Fabi (foto 1) che, la mattina, ha sostenuto la gara di velocità stenografica con il metodo del riconoscimento vocale e, anche il pomeriggio, la gara di velocità alla tastiera, ancora con il riconoscimento vocale: ovviamente la tastiera era solo immaginaria, perché era il tocco fonetico della voce che doveva essere riconosciuto Ma non dobbiamo dimenticare, nel trionfo tecnologico di questa edizione romana dellIntersteno, il nome di due rappresentanti italiani di un nostro glorioso e non dimenticato pionierismo, tuttora in grado di competere con le meraviglie della tecnica. Si tratta di due stenografi a mano, Armando Covello e Annamaria Marino, entrambi dellAssemblea regionale siciliana, che si sono fatti onore con la scrittura stenografica di Giovanni Vincenzo Cima, uno dei quattro inventori della nostra Stenografia di Stato. Onore al merito, dunque, a questi due eroici artigiani della matita, testimoni di una gloriosa abilità manuale, quando ancora non esistevano macchine per la ripresa del parlato, non esistevano metodi di riconoscimento della voce (nella foto 2: Attilio Di Neri), non esisteva il prezioso ausilio del registratore, non esisteva la macchina per stenografare (foto 3: una concorrente con la macchina Michela). Ma esisteva soltanto lumile pennino o la graffite di una matita (foto 4 e 5: un momento della gara di velocità stenografica e la più anziana concorrente), che veloce accarezzava il foglio, mentre la mano coglieva ratto il pensiero che sinvola. E ancora esisteva un mondo di sogni e di poesia, che oggi forse cerchiamo vanamente di rincorrere con un motore di ricerca A lato del fitto programma delle gare, tra entusiasmi ed apprezzamenti da parte degli stranieri per la perfetta organizzazione italiana, si è aperta anche lesposizione dimostrativa dei vari sponsor provenienti da tutto il mondo, che hanno mostrato lattuale stato dellarte nel campo tecnologico.
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